Gli Immortali di Meluha: esce a gennaio il primo volume della trilogia di Shiva
Buon pomeriggio cuplovers, oggi vi segnalo un libro che uscirà a fine mese e che è finito subito nella mia wishlist. Gli “Immortali di Meluha” è un epic fantasy storico con un ambientazione davvero interessante, il 1900 a.C..
In una terra lontana, i suryavanshi sono costantemente sotto attacco nemico e, come se non bastasse, il loro fiume principale si sta prosciugando. L’unica speranza risiede in un’antica leggenda: “Quando il male raggiunge proporzioni epiche, quando sembra che tutto sia perduto e che i tuoi nemici abbiano trionfato, un eroe emergerà dalle tenebre.” La leggenda si avvererà?
Nel piattino abbiamo
Gli immortali di Meluha
(The Immortals of Meluha)
di Amish Tripathi
Edito da Fanucci Editore (24 gennaio 2025)
Pagine 348
€ 18,90 cartaceo – € ? ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
1900 a.C. L’area che gli indiani moderni associano erroneamente alla civiltà della valle dell’Indo, per gli abitanti di quell’epoca era la terra di Meluha, un regno quasi perfetto creato molti secoli prima dal signore Ram, uno dei più grandi re mai esistiti. Ma quell’impero, un tempo fiero e rigoglioso, e i suoi governatori suryavanshi furono costretti ad affrontare gravi pericoli poiché il loro fiume principale, il venerato Saraswati, si stava lentamente prosciugando. Non solo: erano costantemente sotto attacco a causa delle continue incursioni armate provenienti dalla terra dei chandravanshi, a est. L’unica speranza risiedeva in un’antica leggenda: “Quando il male raggiunge proporzioni epiche, quando sembra che tutto sia perduto e che i tuoi nemici abbiano trionfato, un eroe emergerà dalle tenebre.” Era il rozzo tibetano Shiva l’eroe di cui parlavano le leggende? Voleva davvero esserlo? Travolto da un destino improvviso, dal senso del dovere e dall’amore, avrebbe guidato la vendetta dei suryavanshi e distrutto il male? Un romanzo avventuroso che si basa sulla leggenda che ruota intorno al mito di Shiva, una lotta senza scrupoli tra bene e male sia nella profondità dell’anima che sul campo di battaglia.
Vi ispira?? 🙂