Faebound: un fantasyromance con una forte componente LGBTQ+
Bentornati adorati cuplovers. Lo so, lo so, siamo solo all’inizio del 2025 e già siamo state travolte da una valanga di nuovi titoli. Non fraintendetemi, non mi lamento! Ma ammetto che sto ancora cercando di riprendermi dall’uragano di emozioni che mi ha lasciato Onyx Storm… e proprio su quest’onda ho iniziato “Faebound” di Saara El-Arifi che ci ha gentilmente inviato Ne/oN (grazie!!!!) . Forse un errore? Forse sì, ma andiamo con ordine.
Nel piattino abbiamo



Faebound
di Saara El-Arifi
Edito da Ne/oN (22 gennaio 2025)
Pagine 386
€ 17,60 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Yeeran è una combattente dell’esercito elfico e in tutta la sua vita non ha mai conosciuto nient’altro che violenza. Sua sorella Lettle sta cercando di guadagnarsi da vivere come veggente, alla ricerca di profezie di un futuro migliore. Quando un errore fatale costringe Yeeran all’esilio dalle Terre Elfiche, entrambe si ritrovano a vivere nelle lande spaventose e selvagge al di là del confine. È lì che incontrano l’impossibile: la corte delle creature fatate. Da un millennio se ne era persa ogni traccia. Ma adesso Yeeran e Lettle vengono scaraventate in quel mondo seducente, divise entrambe tra la lealtà che le lega l’una all’altra, quella verso la terra natale elfica e quella verso il loro cuore…
3 TAZZINE E MEZZO, il classico libro carino
Prima di tutto, e spero sia una specifica superflua, Faebound è un fantasyromance con una forte componente queer e LGBTQ+. Quindi, se amate il genere, prendete nota perché questo titolo potrebbe fare al caso vostro.
Di cosa parla?
Faebound è il primo libro di una nuova trilogia epic fantasy scritta da Saara El-Arifi. La storia è ambientata in un mondo in cui, un tempo, esistevano tre razze: elfi, fae e umani. Attualmente, si crede che solo gli elfi siano sopravvissuti, impegnati in una guerra civile senza fine conosciuta come la “Guerra Eterna”. La protagonista, Yeeran, è una leggendaria guerriera elfica che ha scalato i ranghi fino a diventare la più giovane colonnella dell’esercito. Sua sorella minore, Lettle, ha scelto un percorso diverso come divinatrice, cercando profezie di un futuro migliore. Un giorno, una profezia di Lettle influenza le tattiche di battaglia di Yeeran, causando un errore fatale. Di conseguenza, Yeeran viene esiliata dalle terre elfiche. Lettle, rifiutando di abbandonare la sorella, la segue nel pericoloso deserto oltre i confini. Nel deserto, le sorelle si imbattono nei fae, una razza magica ritenuta estinta da oltre un millennio. Catturate e portate nella loro dimora segreta, Yeeran e Lettle devono fare tutto il possibile per sopravvivere, trovando le loro lealtà messe alla prova mentre apprendono di più sui loro carcerieri e sulla verità riguardo ai leader elfici della loro terra natale.
E adesso veniamo a noi…
Strano. Questo è il termine che mi viene in mente per descrivere Faebound. Perché? Perché mi è piaciuto, ma avrei voluto che mi piacesse di più. Ho la sensazione di averlo letto nel momento sbagliato, perché venivo ancora travolta dalle emozioni di Onyx Storm e questo non ha aiutato. Ma non è solo questo.
Il primo pezzo è stato un piccolo scoglio. Il libro ti catapulta in mezzo alla guerra senza troppi preamboli, riempiendoti di nomi di generali e capi politici mentre ancora stai cercando di capire dove ti trovi sulla mappa e quali sono le razze coinvolte. Lo stile di scrittura, poi, è incredibilmente descrittivo e prolisso a volte, quasi al punto di soffocare il ritmo narrativo. Alcune descrizioni sono bellissime, ma altre avrebbero potuto essere molto più sintetiche senza perdere impatto.
L’ambientazione ha un potenziale enorme. L’idea di base è intrigante, con i fae ridotti in “prigionia” e le tensioni tra le diverse razze, ma nel corso del libro ho sentito che il worldbuilding non veniva esplorato in modo significativo. C’erano dettagli che avrebbero meritato di essere approfonditi, ma che invece venivano accennati e lasciati lì, come pezzi di un puzzle mai completato.
E ora arriviamo alla nota dolente: la parte romance.
Ecco, secondo me, se avesse rinunciato alla sua componente romantica, sarebbe stato decisamente un fantasy migliore. Non perché il romance nei fantasy non funzioni (sappiamo benissimo che può essere esplosivo quando fatto bene), ma perché qui la chimica tra i personaggi mi è sembrata fin da subito forzata e innaturale. Sembrava esserci perché doveva esserci, non perché fosse qualcosa di organico alla storia. Questo, unito alla mancanza di un worldbuilding ben strutturato, ha penalizzato il libro più di quanto avrei voluto. Nonostante alcuni colpi di scena possano risultare prevedibili, il libro manipola abilmente le emozioni, lasciando il lettore desideroso di proseguire la saga. Il cliffhanger finale prepara il terreno per il secondo volume.
Detto questo, non mi è affatto dispiaciuto. È un titolo che merita di essere letto e scoperto, anche solo per il mondo che prova a costruire e per la presenza di fae, elfi, animali legati e magia. E poi, è solo il primo di una serie… quindi chissà? Magari il prossimo libro aggiusterà il tiro!