Dune: un capolavoro senza tempo della fantascienza

Cari cucchiaini mi è stato fatto notare che in questo blog c’è la recensione del film di Dune, ma non quella del libro, per cui eccomi qui a rimediare. D’altronde stiamo parlando di uno dei miei romanzi preferiti, uno di quelli che mi hanno fatto avvicinare ai libri quando la me adolescente pensava che leggere fosse noioso. “Dune” di Frank Herbert è stata la seconda serie che ho davvero apprezzato, quella che mi ha fatto appassionare al genere e la ricordo con un immenso affetto. Dopo aver visto il film, a distanza di 23 anni dalla prima volta sono tornata a leggerlo e l’ho trovato un romanzo invecchiato davvero bene. Consigliato anche a coloro che si vogliono affacciare al genere.

Dune il ciclo di dune 1 cover per la recensione su Le Tazzine di YokoNel piattino abbiamo
recensioni di libri fantascienza

Dune

(Dune)
di Frank Herbert
Edito da Urania (1973) | Fanucci editore (14 novembre 2019)
Pagine 640
€ 19,00 cartaceo flessibile – € 11,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE

Arrakis è il pianeta più inospitale della galassia. Una landa di sabbia e rocce popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti. Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che permettono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa dell’Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade la scelta dell’Imperatore per la successione ai crudel Harkonnen al governo dell’ambito pianeta. È la fine dei fragili equilibri di potere su cui si reggeva l’ordine dell’Impero, l’inizio di uno scontro cosmico tra forze, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.

5 TAZZINE, direttamente tra i miei preferiti
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Per me “Dune” è stato l’apripista verso un genere, una porta che si è aperta su un mondo nuovo. Ricorderò sempre il momento in cui mio nonno lo scelse tra lo scaffale dei suoi Urania, il sorriso di chi aveva capito che non è che non mi piaceva leggere, semplicemente non avevo ancora trovato cosa leggere. Inutile dire che l’ho letto in due giorni e che per me è davvero difficile parlarne perché, oltre ad essere un romanzo fantastico, geniale, incuriosente, è anche un libro a cui devo davvero molto, ed è difficile mettere da parte la mia riconoscenza e il mio affetto per essere davvero obiettiva, ma ci proverò.

Dune film molto simile al libro recensione su Le Tazzine di YokoDune è uno di quei libri che definiscono un genere, che rimangono impressi nella mente dei lettori per anni, se non per tutta la vita. Pubblicato per la prima volta Oltreoceano nel 1965, questo romanzo non è solo un racconto di fantascienza, ma una vera e propria riflessione sulla politica, la religione, l’ecologia e il destino umano, il tutto ambientato in un universo davvero complesso e ben congeniato.

La trama ruota attorno a Paul Atreides, giovane erede della Casa Atreides, cresciuto per essere già un uomo in tenera età, erede in un mondo dove il potere politico e il controllo di una risorsa fondamentale, la melange (una spezia rara che allunga la vita e amplifica le capacità mentali), determinano la sopravvivenza e il dominio. La vita nel pianeta di Paul è… giusta, dominata dalla logica e dalla giustizia, ma lo dovrà presto abbandonare per raggiungere Arrakis, dove la spezia viene estratta senza limiti e criterio. La scelta di donare a Casa Atreides il pianeta è quasi una condanna a morte. Li pone nel cuore pulsante della lotta per il potere tra le case nobiliari, ma anche in un ambiente inospitale, ricoperto da sabbie infinite e abitato da giganteschi vermi del deserto. È in questo scenario che Paul e la sua famiglia dovranno affrontare una serie di intrighi politici, lotte per il potere e un destino che sembra già scritto nelle stelle.

Ciò che secondo me rende “Dune” straordinario non è solo la sua trama avvincente, ben costruita e sufficientemente machiavellica, ma la profondità filosofica e culturale che Herbert infonde nel romanzo. la famiglia Atreides di Dune sul blog per la recensione su Le Tazzine di YokoOgni elemento della storia, dai conflitti interni dei personaggi alle dinamiche ecologiche di Arrakis, è ricco di significato. La scrittura di Herbert è complessa, ma affascinante: ogni capitolo è un tassello di un mosaico che si svela lentamente, invitando il lettore a riflettere su temi universali come la fede, il potere e la sopravvivenza.

Avevo paura che il film non riuscisse a rendere giustizia alla complessità di questa lettura, ma l’ho trovato così ben fatto che quasi mi sono commossa. Certo, non è immune da pecche, ma credo che abbia saputo cogliere l’anima del libro. Ho adorato ritrovarvi il ritmo narrativo, se volete un po’ lento, ma estremamente riflessivo che da sempre associo a questo romanzo.

“Dune” è una lettura che sfida, coinvolge e, soprattutto, lascia il segno. Consigliato a chi ama le storie complesse, le ambientazioni straordinarie e le trame che fanno riflettere. Se non l’avete ancora letto, fatevi un favore e immergetevi nel mondo di Arrakis, non ve ne pentirete.