A colpi di Cannonau: Titania Blesh spara ironia, freschezza e originalità
Ho “A colpi di Cannonau” dal suo esordio al Salone del libro di Torino, con tanto di dedica dell’autrice (che ancora ringrazio). Come spesso accade, i tanti -troppi- libri che voglio leggere creano una loro spietata gerarchia e il turno di alcuni impiega più tempo di altri ad arrivare, ma mai vengono dimenticati! A onor del vero mi sono ritrovata a leggere questo libro perché è uscito l’audiolibro e in questo momento un po’ frenetico apprezzo leggere la sera su carta e continuare in autobus, palestra, o mentre cucino la stessa lettura in audiolibro. Così ho frugato nella libreria per cercare quel libro che sapevo di avere e vi ho trovato la mia Sardegna, ironia, originalità e tanta freschezza.
Nel piattino abbiamo


A colpi di Cannonau
di Titania Blesh
Edito da Acheron Books (25 giugno 2020)
Pagine 320
cartaceo non disponibile – € 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Sardegna, 1600. Intrappolata in un’isola deprimente e in un matrimonio disastroso, la ribelle Fiammetta rincorre il sogno folle di diventare piratessa. Da anni prepara la fuga a bordo del veliero che ha acquistato in gran segreto da un mercante genovese, e adesso la sua ciurma composta da mogli insoddisfatte sembra pronta al grande varo. L’occasione perfetta si presenta quando Stellina, una ragazzina dotata di strani poteri, promette di condurla al mitico tesoro sepolto del leggendario pirata Capitan Sauro. Ma tutto si complica quando Ambrosio, cacciatore di streghe per la Santa Inquisizione spagnola, posa i suoi occhi sulla ragazzina. Lui sa bene che gli spiriti Zipa, come quello che infesta il corpo di Stellina, possono percepire l’oro del Nuovo Mondo… oro che il bieco inquisitore brama disperatamente. La posta in gioco si alza. Fiammetta e la sua ciurma di donne sbandate devono imbarcarsi in una sfida impossibile: trovare il tesoro prima degli spagnoli, oppure la libertà sarà l’ultima delle loro preoccupazioni!
Delizioso, 4 TAZZINE E MEZZO
Che il Cannonau avesse una gradazione elevata non è nulla di nuovo, ma non immaginavo che potesse diventare anche un’arma! Con “A colpi di Cannonau” Titania Blesh mi ha regalato un mix perfetto di ironia, introspezione e profumo di mirto. Ambientato in una Sardegna tanto reale quanto caricaturale, il libro è un brindisi sfrontato alla libertà, al disincanto e al diritto di sbagliare. È un libro che non si deve prendere sul serio, ma che sottolinea con arguzia e ironia dure verità.
La protagonista Fiammetta –ironica, lucida e felicemente incasinata– si muove tra una vita al limite della disperazione, amiche sopra le righe, e una voglia di rivalsa che fa per tre. Per lei il Cannonau non è solo vino, ma uno stile di vita, un simbolo, quasi una filosofia esistenziale: affrontare la vita senza filtri, con tutto il peso delle sue sbronze emotive. È convinta di riuscire a mettere su una ciurma al femminile e acquistare con risparmi e sudore una nave per vivere come le storie sui pirati che le raccontava il nonno.
La narrazione è davvero surreale, ma il tono spudoratamente sincero Titania Blesh non ha paura di scavare nelle contraddizioni, nei cliché, nei pensieri inconfessabili che tutti abbiamo avuto almeno una volta ma che pochi ammetterebbero a voce alta (o su carta). Il risultato è un romanzo che fa ridere per quanto i suoi personaggi siano sopra le righe, ma anche riflettere su quello che sta sotto a tutta quell’ironia. Il linguaggio è diretto, contaminato da un lessico quotidiano che sa di realtà, di risate in cucina, di discussioni al tavolo dopo cena. È una scrittura che non pretende di insegnare nulla, ma che –proprio per questo– lascia molto.
“A colpi di Cannonau” parla amicizie senza fronzoli, della caparbietà nata dalla disperazione e della Sardegna senza cartoline. E perché no, a fine lettura, dopo risate di pancia e tanta consapevolezza, viene voglia di versarsi davvero un bicchiere di Cannonau e brindare alla vita, con tutte le sue imperfezioni.
COMMENTO ALL’AUDIOLIBRO
Il mio 50% sardo si aspettava di sentire qualche frase con un po’ più di cadenza isolana o qualche parola caratteristica, mentre l’altro 50% genovese ha riso per lo sforzo di qualche frase con cadenza genovese che a tratti è sembrata più veneta che altro xD Nel complesso però la lettura di Paola Giglio è stata ottima, scorrevole, e si è accostata bene al mio leggere parallelamente il cartaceo nei momenti in cui ero a casa.