A Fragile Enchantment: recensione del libro di Allison Saft
Buongiorno cuplovers, oggi torno sul blog per parlarvi della mia ultima lettura. Un libro che mi è piaciuto molto ma che avrebbe potuto essere molto di più. “A fragile enchantment” di Allison Saft mi ha ricordato quei film con protagoniste giovani ragazze caparbie che finiscono per sposare il bel principe di turno.
Una commedia romantica con pizzico di magia, una storia deliziosa perfetta per chi vuole sognare ad occhi aperti.
Nel piattino abbiamo
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A fragile enchantment. Un amore intessuto di magia
(A fragile enchantment)
di Allison Saft
Edito da De Agostini (3 settembre 2024)
Pagine 464
€ 17,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Niamh Ó Conchobhair non si è mai concessa di desiderare più di ciò che ha ricevuto in sorte. La magia che scorre nel suo sangue e che le permette di tessere emozioni in ogni suo ricamo è la stessa che, prima o poi, la ucciderà. Determinata a sfruttare il breve tempo a sua disposizione, la ragazza accoglie con entusiasmo la proposta di confezionare il guardaroba per il matrimonio del principe Kit, secondogenito del re di Avaland. Niamh sa che dovrà vedersela con i pregiudizi di una società che considera i machlandesi come lei nient’altro che servi recalcitranti, ma certo non si aspetta di doversi scontrare con lo sposo stesso… Con i suoi modi pungenti, Kit non somiglia per niente a un principe e non esita a creare scompiglio, specialmente se significa irritare suo fratello maggiore, il reggente. Ecco perché, pur accettando un matrimonio senza amore, non intende collaborare con l’impertinente sartina che gli è stata affibbiata… per quanto adorabile sia. Dietro alle loro accese schermaglie, però, si cela una prepotente attrazione, un sentimento inatteso quanto pericoloso, perché – se immortalato dalla penna avvelenata del giornalista più sovversivo della capitale – potrebbe annientare l’intero assetto del regno. Tra balli, banchetti e prove d’abito, Niamh e Kit dovranno scegliere fra un futuro sicuro ma già scritto per loro da qualcun altro, e un amore che non avrebbero mai sognato di vivere.
Delizioso, quattro tazzine e mezzo!
Era stata una favola, dopotutto. Solo che era finita come sarebbe dovuta iniziare: con una fanciulla chiusa in una torre, che faceva ruotare un fuso in solitudine.
A fragile enchantment è stata davvero una bella lettura, se cercate una commedia romantica con un pizzico di fantasy non posso che consigliarvi questo romanzo.
A fragile enchantment è un buon libro con l’unica pecca di cercare di mixare (perdonatemi il termine) l’elemento romance con il fantasy senza riuscirci particolarmente bene. Il romanzo presenta alcuni elementi fantasy che sono quasi del tutto ininfluenti per la trama, potrebbero tranquillamente non esserci e la storia reggerebbe comunque. L’elemento fantasy è davvero poco approfondito e sembra messo lì tanto per. L’altra piccola pecca del libro è il comportamento poco sensato di uno dei personaggi principali, quando, mentre sto leggendo un libro, mi ritrovo a chiedermi cose come: ma perché diavolo non ha fatto questo prima di arrivare a … è ovvio che qualcosa non torna ed è un vero peccato perché A fragile enchantment è davvero una bella lettura. Punto forte del libro sono i personaggi, ho amato Niamh e Kit come coppia, e mi sono piaciuti tanto tutti i secondari, Sinclair in primis ma anche Rosa e Sofia.
Niamh è una ragazza testarda e pronta a sacrificarsi per il bene della sua famiglia, è un abile sarta e ha il potere di intessere le proprie emozioni negli abiti che realizza. Come protagonista mi è piaciuta, qualche volta avrei voluto un po’ scrollarla, ma, soprattutto nel finale, l’ho molto rivalutata. Soffre di una malattia rara per cui, ogni volta che usa i suoi poteri per creare un abito, la sua vita si accorcia. Non c’è cura e, anche se non usasse i poteri, è comunque destinata a una vita breve motivo per cui è determinata a fare tutto il possibile per garantire una vita agiata alla sua famiglia. Per questo ha lasciato il Machland per raggiungere l’odiata Avaland e lavorare per il principe reggente, Jack. Peccato che realizzare i vestiti per l’imminente matrimonio del principe Kit e dell’infanta Rosa si rivelerà più difficile del previsto.
Kit è il figliol prodigo tornato a corte dopo che il fratello l’ha spedito lontano affinché si desse una regolata. Kit è un ottimo personaggio molto ben approfondito, è scostante e un po’ arrogante, cela un passato difficile e dei profondi sensi di colpa, ma sotto tutti questi problemi è solo un ragazzo che vuole l’approvazione del fratello. Kit e Jack hanno un rapporto molto complicato e mi è piaciuto come l’autrice l’ha gestito. Jack si è fatto carico di tutti i problemi del regno ed è fermamente deciso a proteggere Kit escludendolo. Kit, d’altra parte, vorrebbe che Jack dimostrasse di fidarsi di lui, che gli chiedesse aiuto, ma Jack sembra deciso a sbarazzarsi di Kit organizzandogli un matrimonio politico.
Mentre l’attrazione tra Kit e Niamh cresce e i due ragazzi cominciano a innamorarsi, il matrimonio si fa sempre più vicino e Jack sembra sempre più determinato ad andare fino in fondo a costo di condannare suo fratello e la sua promessa sposa a una vita infelice.
Perché Jack è così determinato ad andare fino in fondo con queste nozze? E se nemmeno la promessa sposa, l’infanta Rosa, volesse questo matrimonio?
A fragile enchantment è una bella lettura, ho adorato i due protagonisti, mi è piaciuta la loro storia d’amore, mi sono piaciuti molto anche Rosa e Sinclair, ho apprezzato l’atmosfera del libro a metà tra Bridgerton e una commedia romantica con Anne Hathway. Consigliato se cercate una lettura romantica con un pizzico di fantasy.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Una delle cose che proprio non mi ha convinto è il personaggio di Jack. Il fratello di Kit si ritrova a dover salire al trono dopo che il padre è stato costretto a dimettersi. Una volta diventato reggente Jack scopre che le assurde spese del padre hanno mandato in bancarotta il regno e fin qui ok… ma perchè Jack non ha venduto i gioielli e le opere d’arte comprate dal padre? A un certo punto viene detto che il padre ha fatto costruire un intero palazzo fatto d’oro… Perché Jack non lo ha fatto fondere per farci delle monete? Perché ha preferito organizzare un matrimonio combinato al fratello col rischio di inimicarsi la Castilia? Onestamente non ho potuto fare a meno di reputare Jack un po’ troppo incompetente, persino per un principe che si è ritrovato a dover prendere il posto del padre prima del previsto.