Black: un drama su Netflix dalle tinte decisamente cupe
Buon pomeriggio cucchiaini, oggi parliamo di “Black”.
Black è il genere di drama che non pensavo potesse piacermi… invece, non mi è affatto dispiaciuto. Molto comico, poco romantico, pieno di azione e intrighi….
nel piattino abbiamo:
Black
STAGIONI : 1
EPISODI: 16
Un visione carina, 3 TAZZINE E MEZZO
Fin da quando era piccola Kang Ha-ram (Go Ara) vede delle ombre orribili e spaventose dietro le persone che stanno per morire, per questo non si toglie mai gli occhiali da sole e la sua vita è tutt’altro che semplice. Fino a che non finisce per essere coinvolta in un caso e fa amicizia con Han Moo-gang, un detective della polizia. L’uomo si lascerà coinvolgere dalla ragazza e finirà per morire…. tranne riprendersi e rialzarsi una volta dichiarato il decesso. Come? Tutto perché un tristo mietitore è costretto a scovare il suo partner fuggitivo. Il mietitore in questione per farlo entra nel corpo del detective deceduto e finisce quindi per incontrare e innamorarsi di Ha-ram. Inavvertitamente finisce poi per scoprire la verità su una serie di omicidi irrisolti risalenti a vent’anni prima. Indagare sui crimini complica il suo ruolo primario di guida dei defunti verso l’oltretomba, specialmente dopo che s’innamora di una donna umana e finisce per infrangere una dopo l’altra le regole soprannaturali contro il coinvolgimento nelle questioni dei mortali.
Ci sono diverse cose che non mi sono chiare in questo drama, magari perchè sono state spiegate un po’ male. Ci sono anche molte cose che ho apprezzato. Siccome per chi mi conosce tendo a diventare distruttiva con facilità, prima di sommergervi con i lati negativi, vorrei elencarvi quelli positivi.
La storia è essenzialmente un giallo, parte con il mietitore che vuole ritrovare il collega, ma si sviluppa come un giallo in cui si cerca sempre di più di capire cosa accidenti è successo. Mi è piaciuto come ogni cosa e personaggio fosse in qualche modo collegata e non inserita a casaccio. Niente, veramente niente era casuale. Anche i personaggi a cui non dai peso, che pensi alla fine siano stati messi li solo per quell’episodio, hanno invece una portata più ampia.
Essendo una serie incentrata prevalentemente sull’investigazione, il resto diventa molto marginale, inclusa la storia d’amore. Questo non vuol dire che la storia tra i due protagonisti non sia un minimo sviluppata. Non vuol dire neanche che non sia una storia carina, drammatica o toccante. In realtà i protagonisti sono interpretati da due attori molto bravi, che hanno buona chimica. Per cui anche se la storia romantica viene sviluppata poco e rimane quasi come sfondo, risulta comunque apprezzabile. Senza contare che, per quanto trattata in modo marginale, se si guarda la totalità della serie, si può dire che è la relazione tra loro due la chiave di tutto: l’inizio e la fine del cerchio.
Altra cosa molto apprezzabile è la comicità, molte volte dovuta più alle azioni che ai dialoghi. Tanto per dirne una io nel secondo episodio ero piegata in due nel 90% del tempo. Chiunque, ma veramente chiunque, poteva solo pensare che quel tipo fosse un pervertito! Avevo quasi le lacrime agli occhi. I miei complimenti a sceneggiatori e attori per aver creato qualcosa del genere!
E ora passiamo alle lamentele. Sincere, sentite lamentele.
Il lato più negativo, o forse è meglio dire l’unico lato negativo di questa serie è stato proprio il finale. L’unica cosa che mai dovrebbero rovinare. L’unica che da sola può far passare una serie da eccezionale a schifezza assoluta. Hanno fatto un casino.
Messa cosi sembra quasi che il finale non mi sia piaciuto, in realtà a me è piaciuto molto, ma ci sono state un paio di cose che non hanno davvero avuto senso e che per forza di cose ti lasciano perplessa. Aggiungi che era proprio il finale e storci il naso, è inevitabile.
Da vedere su Netflix anche in italiano ❤️
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Prima di tutto il fatto che il collega di lui fosse nel corpo di Reo. Lei non può vedere i mietitori se entrano in un corpo e si vestono di nero, ok. Ma in tutte le scene, ho ricontrollato, lui non è quasi mai vestito di nero. E qui sorge spontanea la domanda: perché lei non l’ha visto?
Poi lui che alla fine decide di sacrificarsi per lei. Lo capisco, per me ha perfettamente senso. In ogni caso loro non avrebbero potuto stare insieme. Ma se la punizione di lui è la cancellazione della sua stessa esistenza, perché lei non è più una mezza mietitrice? Perché il fatto che lui non esista cancella l’incidente d’auto avuto dai genitori di lei? Per me non ha assolutamente senso. Si accettano spiegazione di ogni sorta. Che venga cancellato tutto il resto mi torna; lei che incontra lui, il padre di lei che muore… Ok ci sta. Ma l’incidente stradale in cui il mietitore entra nel corpo del padre di lei per me non ha senso che venga cancellato. Mi è sfuggita una parte essenziale della trama da qualche parte? Accetto ogni spiegazione, grazie, datemela.
Sono solo questi due punti che mi hanno lasciato un po’ più sconcertata. Per il resto tutto ha un senso e una sua logica.