Dune: Prophecy, recensione della serie tv prequel di Dune
Buon giorno cuplovers, oggi voglio parlarvi di una delle ultime serie tv che ho visto: Dune: Prophecy, prima, per ora, serie legata al franchise creato da Denis Villeneuve. Un vero e proprio prequel dei film usciti in questi ultimi anni dedicati al ciclo di Dune. Una serie che mi incuriosiva molto, ma che mi ha coinvolto meno del previsto.
nel piattino abbiamo:


Dune: Prophecy
prequel di Dune
EPISODI 6
DISPONIBILE SU Sky
Una buona visione: 4 TAZZINE TONDE TONDE
Dune: Prophecy è una serie ambientata diecimila anni prima della nascita di Paul Atreides e, sebbene si svolga tanto prima nel tempo, la seria va a spiegare e approfondire alcune cose che nei film vengono date un po’ per scontate. Dune: Prophecy vorrebbe essere una specie di Game of thrones fantascientifico incentrato sugli intrighi politici che hanno portato le Bene-Gesserit ad essere le vere dominatrici dell’Imperium e lo fa con un cast di tutto rispetto. Tuttavia, durante la visione di Dune: Prophecy, nonostante l’ottimo cast e, sebbene la serie sia molto meno lenta rispetto ai film, ammetto che, in certi momenti avrei voluto poter premere sull’acceleratore per arrivare un po’ prima al punto.
Protagoniste della serie sono Valya e Tula Harkonnen famiglia che, dai film, conosciamo bene e che qui non sono una famiglia potente, ma una caduta in disgrazia. Valya è un personaggio carismatico, potente e assetata di vendetta. La donna vuole usare il suo potere e la sua posizione, non solo per far diventare le Bene Gesserit, astute manipolatrici, le vere e proprie signore dell’Imperium, che abbiamo visto nei film, ma anche per riconquistare una posizione di potere per la propria famiglia. Dune: Prophecy narra allo spettatore come le Bene-gesserit abbiano conquistato l’Imperium senza che nessuno se ne sia reso conto o abbia fatto davvero qualcosa per fermarle e questo in gran parte grazie a Valya e Tula Harkonnen. Nascoste in piena vista, consigliere, in teoria, imparziali, hanno, in realtà, usato la propria influenza per dare vita al loro piano di incroci genetici che culminerà nella nascita di Paul Atreides.
Il piano delle sorelle Harkonnen troverà un solo grosso ostacolo: Desmond Hart, interpretato da un magnetico quanto inquietante Travis Fimmel. E tuttavia, proprio il loro peggior nemico si rivelerà un personaggio chiave per le trame delle Bene Gesserit. Il potere di Desmond, così devastante, non può che portare a delle domande circa la sua vera identità. Chi è Desmond Hart? L’uomo è subdolo, spietato, inquietante e pare odiare le Bene Gesserit e voler a tutti i costi mettere loro i bastoni tra le ruote. Desmond cerca in tutti i modi di avvicinarsi all’imperatore Javicco Corrino così da impedire alle Bene Gesserit di manipolarlo e, anzi, di spingerlo a liberarsi dell’influenza della Confraternita. Due forze opposte entrambe decise a controllare l’Impero. Quale delle due riuscirà a prevalere e con quali conseguenze?
Dune: Prophecy è una serie che espande l’universo di Dune creato dai film di Villeneuve, un prequel interessante per capire meglio gli intrighi delle Bene Gesserit e come siano arrivate al potere. Ho apprezzato tutti i riferimenti alla guerra contro le macchine pensanti e devo dire che, forse, sarebbe stato più interessante un prequel ambientato in quell’epoca, piuttosto che questo. La serie ha la pecca di essere un po’ lenta, se, nei film, questa lentezza la avvertivo meno, nella serie un po’ mi è pesata. Forse si sarebbero potute fare meno puntate concentrando un po’ di più la storia ma, nel complesso, la serie è promossa grazie, soprattutto, alle ottime interpretazioni degli attori.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Il fatto che Desmond Hart sia, in realtà, il figlio di Tula Harkonnen e Orry Atreides significa che è, in qualche modo, un antenato di Paul? Un villain davvero inquietante di cui però, in parte, comprendo le motivazioni. Desmond vuole vendicarsi della madre che lo ha abbandonato motivo per cui se la prende con Tula e odia le Bene Gesserit. Non mi è chiaro chi ci sia dietro di lui perché non credo che abbia messo su un piano del genere da solo… e soprattutto mi sarebbe piaciuto scoprire quale sia il suo vero obiettivo. Ci sarà una seconda stagione?