Felici contro il mondo: Gioia e Lo tornano nel nuovo libro di Enrico Galiano
Buon giorno cuplovers, oggi, dopo recensioni di serie tv e anime, torno tra voi, finalmente, con una recensione librosa, quella di “Felici contro il mondo“.
Ho appena terminato il nuovo romanzo di Enrico Galiano che ha saputo conquistarmi come il precedente “Eppure cadiamo felici.” Gioia è pronta a tornare nelle nostre vite con le sue parole intraducibili, il suo desiderio di realizzare qualcosa di bello e la sua lotta contro il mondo per rimanere se stessa. Un libro delicato, profondo, perfettamente in grado di trasmettere al lettore tutto il dolore e la rabbia che si provano in adolescenza e il desiderio contrastante di essere come tutti gli altri ma, al tempo stesso, di essere unici.
Felici contro il mondo
Enrico Galiano
Edito da Garzanti (10 giugno 2021)
Pagine 410
€ 17,67 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Gioia ha sempre pensato che ci fosse una parola per dare un senso a tutto. Dove quelle che conosceva non potevano arrivare, c’erano quelle delle altre lingue: intraducibili, ma piene di magia. Ora, il quaderno su cui appuntava quelle parole giace dimenticato in un cassonetto. Gioia è diventata la notte del luminoso giorno che era: ha lasciato la scuola e non fa più le sue chiacchierate, belle come viaggi, con il professore di filosofia, Bove. Neanche lui ha le risposte che cerca. Anzi, proprio lui l’ha delusa più di tutti. Dal suo passato emerge un segreto inconfessabile che le fa capire che lui non è come credeva. Gioia non ha più certezze e capisce una volta per tutte che il mondo non è come lo immagina. Che nulla dura per sempre e che tutti, prima o poi, la abbandonano. Come Lo, che dopo averla tenuta stretta tra le braccia ha tradito la sua fiducia: era certa che nulla li avrebbe divisi dopo quello che avevano passato insieme. Invece non è stato così. Gioia non può perdonarlo. Meglio non credere più a nulla.
Eppure, Lo e Bove conoscono davvero quella ragazza che non sorride quasi mai, ma che, quando lo fa, risplende come una luce; quella che, ogni giorno, si scrive sul braccio il verso della sua poesia preferita. Che a volte cade eppure è felice. È quella la Gioia che deve tornare a galla. Insieme è possibile riemergere dal buio e scrivere un finale diverso. Insieme il rumore del mondo è solo un sussurro che non fa paura.
Enrico Galiano ha finalmente deciso di regalare ai suoi lettori il seguito di Eppure cadiamo felici, il romanzo d’esordio che l’ha consacrato nell’olimpo degli scrittori. Da allora, il professore più amato d’Italia ha scritto altri quattro libri che hanno scalato le classifiche, è in corso di traduzione in tutta Europa ed è diventato una figura di riferimento per la stampa e la televisione. Incontrare di nuovo Gioia e Lo è un’emozione immensa, perché in fondo non ci hanno mai abbandonato.
Bellissimo, QUASI 5 TAZZINE
Felici contro il mondo è un romanzo in grado di colpire profondamente il lettore giusto, quello in grado di comprendere quel senso opprimente di solitudine quando sei l’unica ragazza “diversa” all’interno della propria classe, quella che, magari non ha tante cose belle ma che ha un sogno e ci si aggrappa ferocemente fino a quando qualcuno non glielo strappa via.
Se nel primo romanzo abbiamo fatto la conoscenza di una ragazza che colleziona parole intraducibili, cui il mondo ha tolto tanto, ma che aveva un sogno e la forza di credere in esso, attraverso un percorso doloroso e crudele, l’autore ci mostra quella stessa ragazza, pian piano, perdere tutto quello che la rendeva ”lei”. Come si può ritrovare se stessi, quando ci si è persi così profondamente?
Assistere impotenti alla sofferenza di Gioia è davvero doloroso e l’autore è stato bravissimo a narrare la sua caduta, il suo perdere un pezzo dopo l’altro, fino a perdersi completamente.
Dopo la scomparsa di Lo, che si è allontanato da lei per curarsi, Gioia sembra riuscire a trovare dei nuovi punti fermi nella sua vita: Sara, una compagna di scuola più grande, e il solito professor Bove che diventa ancora più importante nella sua vita. L’autore si sofferma in modo particolare sul rapporto tra il professore e Gioia. Bove è uno di quegli insegnanti di una volta, quelli che ci tenevano davvero agli allievi e che non volevano limitarsi e insegnare delle nozioni ma a dare davvero ai ragazzi gli strumenti per affrontare la vita adulta. Bove è l’unico, tra gli adulti che fanno parte della vita di Gioia, a non averla mai tradita, non come il padre e la madre che non fanno che lasciarsi e tornare insieme, litigare furiosamente e ricominciare poi tutto d’accapo, in una spirale tossica che sembra non avere fine. Bove è l’unica persona su cui Gioia sa di poter sempre contare ma cosa fare quando anche Bove si rivelerà un essere un umano fallibile? Quando capirà che nemmeno lui è coerente con se stesso? Come si può credere alle parole di un professore che, in vita sua, è fuggito davanti alle proprie responsabilità abbandonando chi aveva bisogno di lui?
È molto interessante leggere come, per Gioia, la perdita peggiore, più della scomparsa di Lo o del tradimento di Sara, sia stato quello del professore. La sensazione che ho avuto leggendo il romanzo è che Gioia avesse idealizzato la figura di Bove, per lei era l’unico adulto come si deve, l’unica persona su cui avrebbe sempre potuto fare affidamento, l’unica persona che “fosse le proprie parole”. Per questo, scoprire che persino lui le ha mentito, che ha fatto una cosa terribile, le da il colpo di grazia.
Gioia si spoglia di tutto quello che era dopo la caduta delle sue illusioni e, anche se si rende conto di stare diventando proprio come le persone che le hanno fatto del male, non può impedirlo. L’autore ha descritto con disincantata crudezza cosa si prova a rimanere soli. Gioia perde tutti coloro cui teneva: Lo, Sara, Bove e, a un certo punto, persino Tonia. Non sembra esserci più luce dentro gli occhi di Gioia o nel suo futuro ma, come spesso accade, alla fine, potrebbe essere la persona da cui meno se lo aspetta a ridarle il coraggio di combattere per il proprio sogno.
Felici contro il mondo narra una storia di errori che forse non è troppo tardi per rimediare, di come ci si può perdere e ritrovare anche a distanza di anni e di come le parole, anche quelle intraducibili, siano le cose più importanti che abbiamo. Il viaggio di Gioia è appena iniziato ma adesso, finalmente, sembra andare nella giusta direzione.
Felici contro il mondo è un libro vero che parla dritto al cuore, Enrico Galiano riesce, ancora una volta, a far immergere il lettore nella vita di Gioia facendolo soffrire, gioire e sperare che, per una volta, un sogno possa realizzarsi.
Il problema è che se diventi quello che ti hanno fatto, alla fine diventi quelli che te l’hanno fatto. Ti trasformi esattamente in ciò che hai sempre giurato di non diventare mai.”
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Grazie, in un certo senso, agli errori commessi dal professore, Gioia troverà il coraggio di andare a trovare la nonna, di contattare Lo e di lottare per il proprio sogno.
Spesso commettiamo degli errori, per paura, per ignoranza, ma l’importante è, alla fine, trovare il coraggio per porvi rimedio e sì, qualche volta sarà davvero troppo tardi, ma dobbiamo almeno provarci. Bove ha chiuso gli occhi, ha accettato che suo padre prendesse delle decisioni per lui, davvero non ha mai sospettato, fino a che il padre confessò, che Eleonora fosse figlia sua? Chissà, l’importante però è che ha cercato di rimediare con tutto se stesso, che ha cercato quella figlia di cui conosceva solo il nome, che ha trovato il coraggio di affrontare Stella. Forse c’è chi troverà fin troppo ottimistico il finale ma io voglio pensare che tutti, salvo rarissime eccezioni, meritiamo una seconda occasione.
L’unica cosa su cui mi sento di ridire è che ho trovato forse un po’ sbrigativo il finale di Lo. All’inizio del romanzo si separa da Gioia per curare il proprio disturbo mentale e, a fine libro, sembra completamente guarito. Non dico che sia impossibile guarire da un disturbo mentale in poco tempo però mi sembra poco probabile, tuttavia, mi piace immaginare che abbia davvero risolto i suoi problemi e che lui e Gioia possano davvero essere felici contro il mondo.
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Eppure cadiamo felici