Recensione a “Talamo proibito” di Laura Lee Guhrke
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Sapete quanto ami le bancarelle di libri.
A volte mi piazzo lì e inizio a scavare nella montagna di romanzi a pochi euro finchè non trovo qualcosa che mi attrae, “Talamo proibito” di Laura Lee Guhrke è uno di questi. Lbro che ovviamente mi ha attirata a prescindere dalla copertina.
Continuo a non riuscire a giustificare queste cover debosciate ma i romance storici sono un genere che mi piace per cui ci devo purtroppo convivere ç_ç
nel piattino abbiamo: love story / storico
Talamo proibito
(The Marriage Bed)
Laura Lee Guhrke
Edito da Romanzi Mondadori – Passione, n. 19 (gennaio 2009)
Pagine 232
[ormai si trova solo usato]
TRAMA DELL’EDITORE
Tra la sensuale lady Viola e l’aitante visconte John Hammond è amore a prima vista… o forse no? Travolta da un breve quanto intenso corteggiamento, soltanto dopo essere convolata a nozze Viola scopre l’infame verità: John l’ha sposata solo per i suoi soldi.Peggio ancora, suo marito non sembra trovarvi proprio niente di strano. Due volte oltraggiata, Viola lo caccia dal proprio cuore. E dal proprio letto. Ma dopo anni di grigia convivenza, John ha bisogno di un erede. Riuscirà a sedurre la sua stessa moglie?
Ambientazione: Inghilterra, 1830 (epoca vittoriana)
RECENSIONE DI YOKO:
Una bella lettura, quattro tazzine tonde tonde.
Talamo proibito non è niente di speciale ...e con questo non intendo che non abbia punti di forza o non sia una bella storia. Intendo piuttosto che qui non troverete situazioni assurde, strane o che colpiscono per la loro originalità. La trama è essenzialmente semplice e assolutamente possibile, è un libro che piace per questo.
John Hammond ha soldi, grandi tenute ed è un donnaiolo di primordine, passa da un’amante all’altra con la stessa facilità con cui si cambia vestito. Nonostante questo sembra essere un uomo a cui manca qualcosa, tormentato al punto giusto da essere un personaggio, oltre che assolutamente affascinante, interessante. Al nostro Jonh però manca “un’etichetta”: è sposato …ed è quindi un marito infedele, come potrebbe non esserlo con tutte quelle relazioni licenziose? Sua moglie, Viola, le potrebbe elencare ad una ad una. Nei loro nove anni di matrimonio si è trovata quelle donne davanti in pomeriggi passati a prendere il te in compagnia o a serate di gala. L’imbarazzo e l’indignazione sono solo parole di fronte a sui sentimenti feriti.
Ho immaginato la povera ragazza come un bel cotechino su cui vengono piantati coltelli: John le ha mentito, non l’ha mai amata, l’ha sposata per denaro, fino al giorno prima del matrimonio stava nel letto di un’altra e ora che le loro vite sono completamente separate continua a infliggergli sofferenze. Nessuna si vorrebbe trovare nella sua situazione e per molti versi non si può che tifare per lei.
La situazione cambia con la morte dell’amato cugino di John. La necessità di un erede legittimo lo rimette sulla strada di Viola, ancora una volta torna da lei unicamente perché vuole ottenere qualcosa (tiè, pensavi fossero finite? Altra coltellata). Immaginate la reazione indignata della poverina quando si trova davanti alla richiesta di accogliere nuovamente il marito nel suo letto, tira fuori gli artigli come una gatta e farebbe volentieri a pezzi John se non fosse che il donnaiolo incassa bene.
Viola gli mette davanti qualsiasi tipo di ostacolo, ma lui trova il modo di arginarli tutti, non senza però uscirne indenne. John infatti ormai da un po’ si sente solo, non si è mai innamorato di nessuna delle sue amanti e le ha sempre e solo trovate un rimedio al suo impellente bisogno. Quella che desidererebbe avere è sua moglie e venendo a patti con se stesso è pronto a cercare di affrontare gli errori passati… sempre che lei lo accetti per quello che è e non per il principe azzurro senza macchia e senza paura che aveva immaginato essere all’inizio del loro matrimonio.
In tutto questo non si può non dire che anche Viola non abbia le sue colpe, ma è affascinante vedere come il pover uomo (per modo di dire ovviamente) sia disposto a prostrarsi per lei, come grazie a questo riesca a capire che non è assolutamente l’uomo che immaginava di essere e come capisca che alcune cose vanno cambiate e ad alcune altre è giusto porvi rimedio. Se la trama giri sostanzialmente intorno al suo rincorrere la moglie, i personaggi e i loro sentimenti diventano il punto forte di tutta la storia. Ben caratterizzato, delineato in tutte le sue pecche e difetti è John, che conosciamo fin dalla primissime pagine, un personaggio davvero riuscito. Combatte la sua tendenza a fuggire davanti ai problemi quasi con tenacia e quando alla fine riesce a dare nome all’inspiegabile non si ci aspettano davvero le suo parole. Bello.
Se nei panni di Viola lo avrei perdonato? Ancora ci sto pensado… ha giusto dalla sua un paio di cosette…….
Sara Sara
3 Luglio, 2016Bella recensione! Tuttavia io non riesco proprio a leggere questo genere, è raro che io legga un libro storico, e soprattutto i romance storici!
E hai ragione, le copertine sono sempre orrende! Poveri libri!
Ellenita
4 Luglio, 2016Di questa autrice ho letto un altro libro dal titolo che ora mi sfugge, non scrive male 😉 se anche io lo trovo in qualche bancarella lo prenderò, ho segnato il titolo grazie!
Barbarella
4 Luglio, 2016Mi era capitato di leggerlo in ebook, carino ma di questa autrice preferisco altre opere
Michela Martorelli
5 Luglio, 2016Mi piacciono questi storici,mi intrigano
Lorenza B.
9 Luglio, 2016Sembra carino, dopo la tua recensione mi è rimasta la curiosità di leggerlo 😉 lo cercherò usato