The Abandoned Empress: una delusione
Buon pomeriggio cuplover, oggi mi sono messa a rileggere un vecchio webtoon, The Abandoned Empress, e mi è venuta voglia di parlarvene… No, in realtà mi è venuta voglia di sfogarmi di nuovo con qualcuno, quindi eccomi qui a scrivervi.
nel piattino abbiamo:
The Abandoned Empress
Yuna
CAPITOLI: 145 (completo)
iniziato a pubblicare nel 2018
[inedito in Italia]
3 TAZZINE,
Aristia La Monique è stata cresciuta fin da piccola per diventare l’imperatrice. Da sempre innamorata del principe, la ragazza ha visto l’uomo che ama e la posizione di imperatrice che le venivano sottratti da una ragazza proveniente da un altro mondo. Oltre a questo Aristia subisce continui maltrattamenti da parte del marito e quando il padre, vista l’estrema situazione, decide di riportarla a casa, entrambi vengono accusati di tradimento e giustiziati.
Un istante dopo la sua morte ,Aristia si sveglia e ha di nuovo 10 anni. Tutto quello successo sembra solo un brutto sogno, ma non lo è! Lei ne è sicura! Ed è decisa a fare tutto il necessario per salvarsi. Riuscirà a camibiare il proprio futuro o finirà per ripeterlo?
Le premesse, come avete intuito, sono interessanti. Aristia era un personaggio ben strutturato: è decisa a proteggere il padre, ha cambiare il futuro e per farlo decide di partire da se stessa. La sua idea è di ereditare il titolo di marchese e diventare il capo del proprio casato, questo nonostente sia di costituizione debole. Lineare, semplice, logico.
Il padre l’adora e la vizia a più non posso, sostendendola nelle sue scelte. Non è chiaro perchè nella prima vita Aristia fosse confinta di non piacerli. In realtà è chiaro da subito quando lui adori la figlia.
L’imperatore, legato al casato La Monique soraptutto grazie al giramente di fedeltà del padre di Aristia, non vuole però lasciarla andare. Vuole che lei sposi il figlio. E tiene moltissimo a lei, non rendendosi conto che l’affetto che le dimostra peggiora la situazione con il principe. Ruve (il principe) è sempre stato trattato freddaente dal padre e costantemente paragonato da tutti ad Aristia.
In questo bel quadro va inserita ora Aristia che ha praticamente un attacco di panico tutte le volte che lo vede… e come biasimarla? Sono con lei, povera crista. O almeno lo ero….
Perchè per quel che mi riguarda questa serie, dalla storia incalzante e interessate, si rovina tutta sul finale. Lasciatemi sfogare, lo scrivo in bianco, così chi non vuole non se lo legge.
Lei che finisce con il principe non ha un cavolo di senso! Non sta proprio nè in cielo, nè in terra. Il punto non è che lui è cambiato. Il punto è che è comunque lui quello che l’ha ignorata, maltrattata, stuprata, portata all’aborto (anche se non di proposito) e uccisa, dopo averla fatta assistere alla morte del padre. Non ci sta che lei si innamori di nuovo di lui. Porprio non ha senso. Se una persona ti fa tutto questo tu non puoi tornare con lui. Non ci sta. Cioè, non è questione di quello che è diventato lui, ma di quello che ha subito lei.
Ho apprezzato moltissimo Carsein e Allendis due personaggi che avrebbero meritato un finale dieci volte più felice. Sopratutto Allendis mi ha fatto una pena assurda. E ho veramente odiato Aristia, pure se all’inizio mi piaceva tantissimo. Perchè perde di senso. Per me perde veramente tanto di senso.
Quindi, chiudiamo questa recensione dicendo che la serie, che pure ha i suoi anni, è raccomandata solo per metà. Potreste riuscire ad apprezzarla o come me finire per odiarla un po’. In ogni caso, a mio avviso, una serie in grado di darti emozioni merita sempre una lettura.