Uglies: recensione del libro di Scott Westerfeld da cui è tratto il film su Netflix
Buona sera cuplovers, è appena uscito su Netflix il film “Uglies”, tratto dal romanzo di Scott Westerfeld. Si parla di questo progetto da tantissimo tempo, sono anni che ne sento parlare e devo dire che avevo persino capito che si sarebbe trattato di una serie tv. E finalmente, ci siamo, Uglies è sbarcato su Netflix.
Anni fa mi sono innamorata di questa saga di cui, in Italia, sono arrivati solo i primi tre libri mentre il quarto non è mai uscito (sob), per cui, ho pensato di fare un tuffo nel passato e parlarvi di Uglies.
Uglies 
(Uglies)
Scott Westerfeld
Edito da Mondadori (03 settembre 2024)
Pagine 348
€ 18,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Tally Youngblood è una ragazza come tante, una ragazza normale. Ma essere normali, avere magari anche dei difetti fisici, nel suo mondo significa appartenere agli Ugly. La legge però stabilisce che, compiuti i sedici anni, tutti si debbano sottoporre a un’operazione di chirurgia estetica che li possa rendere bellissimi, perfetti, degni di fare parte dei Pretty e di vivere a New Pretty Town, una specie di paradiso high-tech dove l’unica cosa importante è godersela e divertirsi. Tally conta i minuti che la separano da quel giorno, ma qualche settimana prima del suo sedicesimo compleanno (e dell’operazione) conosce Shay e ne diventa amica. Con lei, che di effettuare l’intervento chirurgico non ha alcuna intenzione, comprende il brivido di una vita costellata di imprevisti e il fascino dell’imperfezione e, soprattutto, inizia a intravedere cosa si muove realmente dietro all’apparente perfezione della vita dei Pretty…
Direttamente nei miei preferiti, 5 TAZZINE
Uglies è una serie distopica youg adult tra le mie preferite, a mio avviso di tutt’altro livello rispetto ad Hunger Games e molto sottovalutata. Uglies è un libro che fa riflettere e che, anche oggi, è attualissimo.
Al centro del romanzo c’è, infatti, una forte critica a quel bisogno di apparire sempre perfetti che dilania una parte della società. Del resto non siamo forse circondati da influencer sempre bellissimi che vestono solo firmati e che non fanno altro che pubblicare foto dove sono bellissimi e sorridenti? Certo, non tutti gli influencer sono così e, spesso, quelli che nascondevano il marcio dietro al loro aspetto impeccabile, sono stati scoperti e ne hanno perso in visibilità, ma è inutile girarci attorno: al giorno d’oggi chi non vorrebbe essere perfetto? E mi ci metto anche io, non mi tiro certo indietro. Ebbene, nel mondo di Uglies questo problema non esiste.
Fino ai sedici anni, i ragazzi crescono isolati dal resto del mondo, ciascuno con le proprie imperfezioni ma, al compimento dei sedici anni, tutti vengono sottoposti a una complessa operazione chirurgica (pagata dal governo) che li rende bellissimi: perfetti.
Sin dall’introduzione è chiaro che questo futuro è profondamente malato. I genitori si disinteressano dei loro figli, vivono in un’altra zona della città e li vedono solo di rado perché non sopportano di posare lo sguardo su qualcuno che non è perfetto… Per questo motivo, la nostra protagonista, Tally, non vede l’ora di venire operata e di diventare finalmente perfetta come tutti gli altri. In un certo senso l’operazione sembra la soluzione ideale: Tally non si sentirà mai inadeguata, non penserà mai di non essere abbastanza carina o abbastanza magra, non avrà mai problemi di pelle (e devo dire che questo aspetto è l’unico che potrebbe farmi cedere XD) quindi, quando la sua migliore amica, Shay, inizia ad avere dei ripensamenti circa l’operazione, Tally non solo non riesce a capirla ma lo trova inconcepibile. Eppure, proprio a poca distanza dalla tanto attesa operazione, Shay fugge dalla città unendosi agli abitanti di Fumo. Fumo è il luogo dove si sono riuniti uomini e donne sfuggiti all’operazione che hanno creato una comunità rurale in mezzo alla natura selvaggia.
Ovviamente, il fatto che un nutrito gruppo di persone sia fuggito pur di non operarsi, qualche dubbio lo fa venire no? Sarà davvero tutto oro quello che luccica?
Tally è sconvolta dalla fuga dell’amica, ma felice di poter finalmente diventare Perfetta. Quando però la dottoressa Cable le nega l’accesso all’operazione a meno che Tally non raggiunga Fumo e comunichi alla donna la sua ubicazione, la ragazza dovrà prendere una difficile decisione: tradire la sua migliore amica pur di diventare Perfetta oppure rimanere per sempre Brutta.
Uglies è un romanzo con un messaggio importante e sempre attuale: la bellezza può assumere diverse forme e, anche qualcosa di “imperfetto” per i canoni della società, può essere bellissimo ai nostri occhi. Tra tutti i romanzi distopici che ho letto finora, Uglies è forse uno di quelli a cui sono maggiormente affezionata proprio perchè tratta temi interessanti e sempre attuali.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Tally, alla fine, ha inavvertitamente tradito i suoi amici e ormai è troppo tardi per Shay, o forse no? Che sia possibile curare coloro che hanno subito l’operazione? Perchè, come si intuiva facilmente, la cura non serve solo a rendere esteticamente belli, tramite l’operazione, il governo modifica il cervello delle persone rendendole… vuote, malleabili, manipolabili. Rendendo loro impossibile accorgersi che qualcosa non va ed evitando che la popolazione si possa ribellare e, magari, arrivare a una vera e propria rivoluzione. Purtroppo però, la cura necessita di una accurata sperimentazione e quale Perfetto accetterebbe mai di fare da cavia? Ed è così che, oppressa dal senso di colpa e desiderosa di fare la cosa giusta, Tally decide di arrendersi, consegnarsi, lasciarsi operare e, una volta diventata perfetta, fare da cavia.
E se, una volta operata, Tally diventasse come tutti i perfetti e si dimenticasse della sua promessa?
Un finale che lascia col fiato sospeso.